POSTO OCCUPATO
L'approssimarsi della data del 25 novembre - "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne" - ha portato ad una particolare impostazione del culto di domenica 14 novembre a MARSALA. nel tempio della chiesa evangelica valdese di Largo Pace ( corso Gramsci). La predicazione, ispirata dal testo di Giudici 19, nonché la conseguente confessione di peccato della comunità riunita, si sono intrecciate con il momento dell'allestimento del "Posto occupato".
"Posto occupato" è un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza: ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un amante, un fratello, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, forse anche in una chiesa, nella società. Riservando un posto a quelle donne - anche tra le panche della nostra chiesa - si vogliono mantenere vivi il pensiero e l'attenzione su questo dramma sociale: una sorta di "pietra d'inciampo" che ci costringe a non dimenticare.
BIBBIA – LIBRO DEI GIUDICI – CAP. 19
In quel tempo non c'era re in Israele. Un Levita, il quale abitava nella parte più lontana della regione montuosa di Efraim, si prese per concubina una donna di Betlemme di Giuda. Questa sua concubina gli fu infedele e lo lasciò per andarsene a casa di suo padre a Betlemme di Giuda, dove stette per un periodo di quattro mesi. Suo marito si mosse e andò da lei per parlare al suo cuore e ricondurla con sé. Egli aveva preso con sé il suo servo e due asini. Lei lo condusse in casa di suo padre; e come il padre della giovane lo vide, gli si fece incontro festosamente. Suo suocero, il padre della giovane, lo trattenne ed egli rimase con lui tre giorni; mangiarono, bevvero e pernottarono là.
Il futuro del cristianesimo
Il cristianesimo è chiamato ad essere una comunità di persone autocoscienti che hanno trasceso i confini che separano un essere umano da un altro. E’ anche chiamato a essere una comunità di persone impegnate in un viaggio verso un futuro che va anche oltre la ‘nube della non-conoscenza’, come l’ha definita un mistico del quattordicesimo secolo. Il cristianesimo ha il compito di creare un luogo in cui tutti possano ascoltare e contemplare il senso della vita e quindi essere introdotti a ciò che è definitivamente reale. Tale comunità di credenti dovrà necessariamente rinunciare a qualsiasi ruolo di giudizio, sacrificare tutte le pretese di possedere la verità in una qualsiasi forma concreta e astenersi per sempre dal nascondere di nuovo il male documentato sotto le mentite spoglie di ‘sacra tradizione’. Il cristianesimo deve essere un luogo in cui è attuata l’unità umana e dove il coinvolgimento umano con ciò che è eterno può essere sondato. Questo è davvero ciò che il cristianesimo deve poter significare.
Il cristianesimo non ha avuto origine con una Bibbia che conteneva la ‘Parola di Dio’.
Insegnami la vigilanza
(Past. Giuseppe La Torre)
Signore insegnami ad avere il cuore e gli occhi vigili
così che possa vivere un amore e una solidarietà concreti verso tutti.
Donami la vigilanza per essere sempre consapevole di ciò che dico,
perché non offra semplici parole,
ma la dolcezza della fraternità che sgorgando dal cuore
fluisca dalle mie labbra.
Il vescovo Spong ha scritto molti libri e ha tenuto migliaia di conferenze. Vi offro in lettura una paginetta di quest’ultimo testo intitolato ‘Incredibile – perché il credo delle chiese cristiane non convince più’.
Teismo e a-teismo.
Le leggi con cui il mondo funziona non sono cambiate dall’alba dei tempi, ma il modo in cui gli esseri umani spiegano e comprendono queste leggi è cambiato radicalmente nei secoli della storia umana. Come diretta conseguenza di questi cambiamenti, il modo principale in cui gli esseri umani occidentali degli ultimi millenni hanno concettualizzato Dio ha gradualmente perso il suo significato e si è screditato.
Verso il Sinodo 2021
Fra meno di una settimana (22 agosto) si aprirà una sessione un po' diversa del Sinodo delle chiese valdesi e metodiste: in parte in presenza, in parte in modalità telematica, è comunque un bel segnale di ripresa e di speranza. Ne abbiamo parlato con la diacona Alessandra Trotta, moderatora della Tavola valdese, eletta dal Sinodo 2019, che, a causa della pandemia da Covid, è rimasto l'ultimo svoltosi. Dunque, con quale spirito ci prepariamo a questa scadenza?
«Con uno spirito di grande attesa, attesa di tornare a vivere questo essenziale momento di verifica, confronto, dibattito e decisione che è purtroppo mancato lo scorso anno; e con la gioia della consacrazione, nel culto di apertura, di un nuovo pastore e di una nuova diacona !
Il dibattito sul “Dio che perdiamo”:
una sintesi di Antonio Greco in “manifesto4otobre” del 5 agosto 2021
Il dibattito sulla ricerca post-religione e su Dio, persona o no, è stato finora un tema di nicchia. Una ricerca spirituale giovane, appena iniziata, almeno in Italia. Gli esponenti di essa appaiono compagni di viaggio di persone in ricerca e, per ora, solo di persone colte.
La pubblicazione del quarto volume della collana di Gabrielli Oltre Dio, in ascolto del mistero senza nome1 , ha suscitato un dibattito che speriamo serva a far uscire la ricerca dal guscio in cui era rinchiusa e portarla all’attenzione di quante più persone possibili. Ci soffermiamo non sull’ultimo testo pubblicato da Gabrielli ma sul dibattito, ancora in corso, su un “prima” e un “dopo” di Dio e della religione. La discussione sul post-teismo è iniziata con un dossier di testi, scambiati recentemente in modo estemporaneo tra interlocutori cristiani, raccolto da Enrico Peyretti (2- 5 luglio 2021)2 . Il dossier è aperto da: Beppe Pavan e la sua ottima sintesi
1. “Non c’è più bisogno di un Dio personale e creatore… il post-teismo ci aiuta a superare le grandi narrazioni mitiche, e il dualismo, cominciando da naturale/soprannaturale…”.
Sito hackerato
Riporto l'articolo pubblicato su Tp24.it per dare notizia del nostro sito hackerato dai russi. Sembrava tutto compromesso, Aruba il nostro provider) aveva subito bloccato il sito manomesso. Ringrazio mio figlio Davide che è riuscito a capire cosa avevavo combinato gli hacker ed è riuscito a ripristinare il sito. Ora funziona tutto a meraviglia.
Per circa un ventennio, dopo averlo creato, ho curato il sito della Chiesa Valdese di Trapani/Marsala (chiesavaldesetrapani.it), pubblicando tutti gli interventi, i sermoni, gli studi biblici e le foto inerenti le attività della nostra chiesa.Col tempo i contenuti del nostro sito sono diventati la storia di una piccola comunità di credenti valdesi.Il nostro sito si è sempre collocato ai primi posti nelle ricerche di Google, vantando oltre due milioni di visitatori.
GIOBBE E GESU' - LA SOFFERENZA DELL'INNOCENTE
In diverse chiese cristiane, sia cattoliche che protestanti, durante la quaresima e in particolare nella domenica che precede quella "delle Palme" si usa svolgere una predicazione sul "libro di Giobbe", accostando l'innocente Giobbe sottoposto a terribili sofferenze, all'innocente Gesù, anch'esso sottoposto a sofferenze terribili e alla morte. Giobbe, invece, nel racconto biblico non muore. A me questo accostamento sembra del tutto arbitrario. Il paragone tra il "giusto sofferente Giobbe" e il "giusto sofferente Gesù", sostenendo addirittura che la vicenda di Giobbe intende "prefigurare" quella di Gesù, non regge per niente. Poteva servire nei primi tempi della predicazione cristiana, quando gli apostoli si rivolgevano prevalentemente ad Ebrei e cercavano di sostenere che Gesù aggiornava e attuava le profezie contenute nei libri sacri.
Le sofferenze di Gesù, dall'arresto alla morte le conosciamo molto bene. A Marsala, in particolare, ogni Giovedì Santo, tutta (o quasi tutta) la popolazione rivive questa vicenda attraverso la processione che mette in scena lungo il percorso i vari momenti della "via Crucis". La pandemia non ha permesso l'anno scorso e non lo permetterà quest'anno lo svolgimento della processione, ma esistono le riprese filmate.